Gara 1 del Round Hyundai N di Catalogna Axel Bassani (Motocorsa Racing) se la ricorderà a lungo dato che gli ha regalato il primo podio in carriera nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike. Al Circuit de Barcelona-Catalunya è arrivato secondo.

Bassani è scattato dall’11^ casella ma al secondo giro era già terzo grazie a una partenza incredibile e si è trovato subito sulla coda del leader della classifica Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK). I due hanno lottato a lungo permettendo così a Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) di allungare. Il gap però si è ridotto e al 13° giro entrambi hanno passato il nordirlandese.

Razgatlioglu si è dovuto ritirare per un problema tecnico avvenuto nel corso del 15° giro: Bassani si è portato in testa e lì è rimasto fino al 17° giro prima di essere sorpassato dalla Ducati ufficiale di Scott Redding (Aruba.it Racing – Ducati). Alla bandiera a scacchi il 22enne veneto si è messo alle spalle Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati).

Bassani è il 15° pilota più giovane nella storia del WorldSBK a salire sul podio e il 70° a raggiungere questo traguardo alla sua prima stagione. Inoltre il veneto si regala il suo miglior risultato di sempre sia nel WorldSBK che nel WorldSSP dato che il precedente era un quarto posto ottenuto nel WorldSSP nel 2016 a Magny-Cours.

Sul suo primo podio nel WorldSBK Bassani ha detto: “Per me è importante, serve per salire di livello. Il primo giro è stato davvero difficile dato che con Toprak ci siamo sorpassati a ogni curva. Per me è bello. Sono contento. Non ho tante parole ma sono contento! All’ultimo giro ho iniziato a piangere. È stato un giro fantastico. Michael era dietro di me e ha iniziato a ridurre il distacco. È stato un giro emozionante. Dopo la linea del traguardo ho iniziato a godermela!”.

“Adesso mi sento come Superman! Ho provato a vincere ma Scott negli ultimi due o tre giri aveva un passo davvero ottimo. Di solito quando piove tanto sono più veloce ma oggi era una situazione intermedia. Sono partito e mi sono sentito molto bene sulla moto. Ho provato a restare con Jonny ma ha conservato un piccolo margine. Giro dopo giro io e Toprak ci siamo avvicinati. È stata una gara molto lunga dato che negli ultimi cinque o sei giri non avevo grip al posteriore. Era molto difficile stare in pista. Ero pienamente concentrato sull’arrivare alla fine dato che era un risultato importante per me, il mio team e la mia famiglia”.

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